Fabrizio Alliata di Montereale
Il principe don Fabrizio Antonio Ermelino Achille Ansgario Alliata di Montereale (Copenaghen, 8 giugno 1926 - Roma, 2 settembre 2017), figlio di don Giovanni (principe; ministro plenipotenziario di prima classe; nato a Trapani il 13 agosto 1877, deceduto a Rio de Janeiro il 20 gennaio 1938) e di donna Olga dei conti Matarazzo (nata a San Paolo il 1° luglio 1894); fratello di Giovanni Francesco Stefano Ippolito Pio Giacomo Orazio Maria Brasilino (nato a Rio de Janeiro, nella Casa d'Italia, il 26 agosto 1921 e morto a Roma il 20 giugno 1994) e donna Anna Maria Filomena Luisa Giuseppa Agata (nata a Montevideo il 22 novembre 1923 e sposata, dal 1946 al 1963, con don Mario Notarbartolo dei principi di Sciara), appartiene alla II linea principi di Alliata della famiglia Alliata (la I linea è rappresentata dai principi di Villafranca, la III linea dai duchi di Pietratagliata e la IV linea dai marchesi Alliata) e principe del Sacro Romano impero.
Dottore in economia e commercio si è sposato, il 16 febbraio 1953, con Yana Cini dei conti di Monselice (incontrata durante un cocktail a Roma: "la serata si conclude da «George»: nel locale c'era un chitarrista e Yana inizia a suonare con lui. È il colpo di fulmine, il principe si innamora all'istante. Il loro corteggiamento, di stampo quasi ottocentesco tanto che si danno del «Lei» fino a poco prima del matrimonio, dura tre anni. Fabrizio è ormai di casa al Gritti e Yana lo porta in giro per la città leggendogli la guida del Lorenzetti, d'estate invece s'incontrano a Taormina: lei stava alla «Guardiola», la villa dei Cini, lui al Grand Hotel San Domenico. I rotocalchi dell'epoca sono zeppi delle foto del matrimonio da fiaba, celebrato il 16 febbraio 1953 alla Salute e seguito dal mitico ricevimento a San Vio"), da cui ebbe 5 figli: Giovanni, nato a Roma il 29 marzo 1954, Vittorio, nato a Roma il 10 aprile 1956, Domizia Maria, nata a Roma l'8 settembre 1958, Giorgio, nato a Roma il 17 maggio 1960 e Paolo, nato a Roma il 3 febbraio 1964.
Nel 1969 insieme alla moglie, costituì, grazie all'amicizia con Albert Sabin, l'Associazione Italiana contro le Leucemie, tuttora operante e di cui, a Venezia, si occupa il figlio Giovanni.
Sposa in seconde nozze Amalia Rossignoli.